E' molto diffuso il presupposto che montare un nuovo serramento al posto di uno vecchio sia un gioco da ragazzi, praticamente un'attività fai da te come un'altra.
Un tipo di attività ordinaria che porta ad essere autonomi sulle piccole necessità di manutenzione casalinghe... ma non è proprio così. Anzi, potremmo trovarci di fronte a parecchie insidie.
Installazione serramenti fai da te... lavoro da nulla?
La frase chiave che illude i dilettanti che si approcciano a questa attività di bricolage è appunto "piccola attività di manutenzione".
Ma la posa di un serramento è tutt’altro che una piccola attività e soprattutto non è paragonabile alla manutenzione ordinaria.
Perché un'attività di questo tipo, apparentemente banale, è qualcosa che richiede ponderazione, studio e professionalità?
Il serramento è soltanto la punta dell'iceberg
Il serramento in se è solo la parte terminale e visibile di un lavoro che comprende attività di muratura e preparazione legata al controtelaio.
Ma che cos'è il controtelaio?
Pochi degli appassionati di bricolage e fai da te conosce o ha approfondito questo argomenti.
Il controtelaio è la parte della posa contraddistingue un lavoro di qualità che ci accompagnerà per una vita, senza dover fare altri interventi.
Altrimenti si ha soltanto un risultato mediocre, da rivedere dopo poco per problemi di umidità, condensa, muffa, ecc...
Il controtelaio è la giunzione tra la muratura e il serramento.
E', quindi, un elemento nascosto ma determinante per le performance del serramento.
Si può realizzare un controtelaio con il fai da te?
Ora vediamo perché è determinante che il serramentista si occupi direttamente, o almeno coordini, le attività di montaggio del controtelaio, così da garantire performance al top al serramento.
I controtelai sono composti da un nodo primario e un nodo secondario.
Il primo è la parte che intercorre tra la muratura e il controtelaio e che fissa il serramento.
Quest'ultimo è il nodo secondario.
Un problema diffuso, anche al di fuori della cerchia del fai da te, è che il nodo primario viene delegato a imprese edili o muratori.
Molti serramentisti se ne disinteressano non dando neppure delle indicazioni di base a queste figure.
Il risultato è che il nodo primario viene riempito con malta cementizia, così come lo spazio che intercorre tra la muratura e il controtelaio.
Dove sta il problema in questo?
La scelta dei materiali distingue un lavoro professionale
Semplice: la malta cementizia non è un materiale isolante.
Ogni installatore certificato che si rispetti sa benissimo che l'intercapedine del nodo primario andrebbe riempita con materiali ad alto livello di isolamento.
Può essere utilizzata schiuma poliuretanica o un altro materiale simile.
L'impronta di un professionista, piuttosto che di un improvvisato fai da te, non si limita a questo (infatti la sola schiuma poliuretanica non è sufficiente).
Un posatore qualificato sa bene che subito dopo va applicata una barriera al vapore.
L'importanza della barriera al vapore nel serramento
Questa è indispensabile per evitare che umidità all'interno dell'abitazione possa transitare verso il nodo primario.
Se questo dovesse accadere, l'umidità interna inevitabilmente incontrerebbe le temperature più fredde esterne e progressivamente genererebbe condensa.
E questa porterebbe con se tutta una serie di problemi per la salubrità della nostra abitazione, come la muffa.
Oltre a questo potrebbe generare problemi di condensa interstiziale sul nodo, compromettendo parete e durabilità del serramento.
Fai da te si... ma consci dei propri limiti
Ecco dunque che un buon serramentista funge da referente unico per la posa del telaio.
Questi funge anche da consulente e sceglierà di volta in volta i migliori materiali, a seconda delle situazioni e degli ambienti.
In più, in caso di problemi, si evita il classico rimpallo tra le varie figure che hanno operato per l'installazione.
Installatori di serramenti certificati EQF3
Rendendosi conto di questa situazione l’Europa ha istituito il certificato EQF3.
Questo viene assegnato agli installatori di serramenti che hanno effettuato un percorso di formazione come attestato di aver acquisito delle competenze adeguate alla propria professione.
Insieme a questa certificazione è sempre consigliabile rivolgersi ad aziende con una storia di qualità alle spalle.
Non abbiate paura di chiedere un esempio dei lavori svolti, per capire se effettivamente l'installatore scelto è all'altezza delle nostre aspettative.
Ricordiamo sempre la massima "non vero ciò che è vero ma è vero ciò che si prova".