Arieggiare la propria casa è molto importante per vivere in maniera sana e salutare i propri spazi abitativi, "cambiare aria" alla stanza è una pratica importante e, troppo spesso, sottovalutata.
Perchè serve arieggiare la propria abitazione?
Come abbiamo accennato, quella di arieggiare casa è una pratica importante, sia che si viva in campagna, sia che si viva in città. Purtroppo quella di tenere le finestre chiuse è una abitudine sbagliata ancora troppo diffusa, anche a causa della paura dello smog e delle sostanze nocive. Arieggiare, invece, significa sostituire l'aria viziata presente nei locali con aria pura esterna.
Innanzitutto, areando i locali, diminuiamo il tasso di umidità. In una abitazione può accumularsi un'alta percentuale di umidità, sia di tipo edile (dovuta a infiltrazioni nei muri, risalita, rotture idrauliche, ecc...) sia di tipo ambientale che collegata all'attività quotidiana.
Ad esempio, nell'arco di 24 ore, un individuo può produrre fino a 1 kg di vapore acqueo; a questo valore aggiungiamo l'umidità prodotta dagli elettrodomestici, dai sanitari o dalla cucina.
Nelle case moderne in cui sono installati serramenti per il risparmio energetico, questa umidità eccessiva, non trova naturali sfoghi e produce condensa sulle superfici di pareti e oggetti; questa condensa può accumularsi penetrando nei muri o favorire la generazione di muffa, con ovvio disagio per tutti gli abitanti di casa.
In stanze particolari come bagno o cucina, possono accumularsi cattivi odori, una areazione periodica può aiutare a smaltirli. Infine, arieggiare evita il rischio di inalare monossido di carbonio che può essere rilasciato da stufe, camini o fornelli.
Arieggiare casa: quante volte e per quanto tempo?
Per arieggiare casa in maniera ottimale, suggeriamo di aprire tutte le finestre per almeno 5/10 minuti, almeno 3 volte al giorno (magari aprendo le finestre la mattina e la sera). Le normative UNI suggeriscono che il giusto ricambio d'aria dovrebbe avvenire all'incirca ogni 2 ore.
Se mantenete aperte le finestre e le porte interne di stanze opposte, durante l'areazione, si creeranno delle correnti d'aria che permetteranno una corretta e più rapida ventilazione in ogni stanza (la cosiddetta ventilazione incrociata). Gli ambienti con umidità più elevata, come il bagno e la cucina, andrebbero arieggiati più spesso (magari subito dopo una doccia o dopo aver cucinato).
Anche il numero di persone che ci vivono e se ci sono presenti animali domestici sono fatturi che dovrebbero influenzare il numero di volte in cui ina casa va arieggiata.
Attenzione però: un'areazione prolungata, non solo non avrà lo stesso effetto per prevenire la formazione di muffa, ma porteranno un aumento fino al 25% dei costi di riscaldamento.
Areare casa in base alla stagione
Nelle stagioni fredde: consigliamo di prestare particolare attenzione agli ambienti in cui si sviluppa più umidità, come il bagno e la cucina. È sempre indicato effettuare giornalmente il ricambio d'aria, indipendentemente dalle condizioni del tempo, magari aprendo tutte le finestre, per 3/5 minuti per ogni areazione.
Nelle stagioni calde: è bene tenere le finestre chiuse nelle ore più calde e approfittare della mattina o della sera per arieggiare.
Le finestre e l'areazione di casa
La finestra è il mezzo più indicato per permettere il ricambio d'aria in una stanza. Aprendole in maniera strategica si crea una corrente d'aria: solo un ricambio d'aria il più completo possibile, renderà la ventilazione efficace.
A questo scopo, quelle più indicate (e più comuni) sono le finestre con apertura a battente e le finestre con apertura a vasistas.
L'apertura a battente permette un maggior ricambio d'aria in un tempo più breve, ma presenta una maggiore dispersione di calore. L'apertura a vasistas (e in generale le finestre con aperture più evolute) è possibile evitare correnti d'aria dirette sulle persone e è possibile tenere aperte le finestre anche con la pioggia. La tipologia vasistas permette anche di risparmiare spazio con sistemi di apertura meno ingombranti.
Altre soluzioni sono il PAD o la microventilazione: aperture dell'anta di pochi mm che simulano gli "spifferi" dei vecchi serramenti.